Se già di per sè comprare casa rappresenta un passo importantissimo e delicato, nella vita delle persone, scegliere di orientarsi su un immobile da ristrutturare è ancora più insidioso: il rischio è quello di ritrovarsi, infatti, a sperperare un budget intero per le spese di routine abbinate a quelle d’emergenza, magari anche esaurendo le finanze e ritrovandosi costretti, infine, a lasciare i lavori a metà.
L’unico modo per evitare tutto questo è imparare a capire come scegliere e prendere in considerazione le varie abitazioni che si avrà modo di visitare. Perchè innamorarsi di una casa è fantastico, poterla immaginare esattamente come la si desidera, avendo davanti solo macerie, è meraviglioso, ma c’è un effettivo bisogno che “il sogno possa diventare realtà“, altrimenti potrebbe, velocemente, tramutarsi in un incubo!
Controlli in 5 step
La primissima cosa a cui badare è l’umidità: compagna di vita di molti inquilini, può rivelarsi, oltre che antiestetica e poco semplice da gestire, anche nemica della salute. Per questo motivo, in presenza di case umide, ad esempio, nella parte bassa (o alta) delle mura, c’è da guardare in faccia alla realtà e capire se si ha modo, tempo, risorse e voglia di intraprendere il cammino che porti il problema ad estinguersi alla radice, senza inutili tamponamenti che sarebbero solo peggiorativi.
Il secondo step riguarda, invece, gli impianti. Ci sono case in vendita che possono risalire anche agli anni 40 o 50, o appartenere agli anni 60-70 ed avere, in ogni caso, tubature molto vecchie o impianti elettrici datati, magari rattoppati e non più idonei: si tratta di componenti assolutamente fondamentali poichè i corti circuiti possono rivelarsi molto pericolosi e, in secondo luogo, l’acqua è necessario che scorra come e dove deve, essendo fonte primaria di sopravvivenza, utile per dissetarsi, per lavarsi, per tenere pulita la casa etc. L’errore peggiore che si possa fare è procrastinare in questo ambito, finendo, poi, per ritrovarsi mura umide, una casa allagata o consumi eccessivi in bolletta e salvavita che scatta in continuazione…
Il terzo step si incrocia al quarto e prende in considerazione il tetto, qualora faccia parte dell’abitazione (come in casi di villette o porzioni di case indipendenti); innanzitutto ci si deve assicurare che non sia realizzato in amianto: in quel caso bisogna intervenire immediatamente per la rimozione (alcuni comuni la prevedono gratuita, entro determinati limiti di peso) e operare per una sostituzione. In caso contrario, invece, l’importante è assicurarsi dell’età del tetto, tenendo presente che la vita media per questa parte di casa è, in genere, all’incirca di 15-20 anni.
Last but not least, è importante controllare eventuali crepe: la legge deve essere “intonaco sì, struttura no”. Se vi sono cedimenti strutturali (da valutare, ovviamente, con personale qualificato che potrà anche dare i consigli migliori sulla situazione specifica), può avere senso riprendere tutto in considerazione, metterlo al vaglio e capire cosa può effettivamente convenire, tra acquistare per radere al suolo e ricostruire sulle fondamenta, oppure provvedere a sistemare i danni presenti o, ancora, continuare a curiosare sul mercato lasciando da parte quell’immobile.
Ovviamente, quando si valuta l’acquisto di una casa, questa è solo la punta dell’iceberg di tutte le cose da tenere in considerazione; ma sono sicuramente i punti fondamentali che, poi, potranno portare a quelli secondari e, via via, verso le questioni più piccole e facilmente risolvibili, inclusa la parte burocratica.